L'idea di un Tavolo Comune Regionale nasce come proposta per realizzare una pastorale integrata, uno stile di lavoro ecclesiale per una Chiesa di comunione al servizio dell'uomo unito.
Clicca su ciascuna area per conoscere chi partecipa a questo tavolo di discussione.
Il Tavolo Comune Regionale, vuole essere un piccolo luogo privilegiato di preghiera, studio e riflessione sulla vita ordinaria e straordinaria delle Chiese delle Marche e dei territori su cui esse si fondano, nel tentativo di progetti condivisi e partecipati.
Alcune realtà regionali, che hanno condiviso la preparazione e realizzazione della marcia della pace da Recanati a Loreto, svoltasi a marzo 2006, hanno provato a raccontarsi e confrontarsi su un grande sogno per le Chiese delle Marche. Dal racconto hanno scoperto che il sogno era comune e che insieme si poteva fare qualcosa per realizzarlo. È nata così la scelta di continuare a camminare insieme per costruire ancor di più la Chiesa mistero di comunione, generata dallo Spirito.
È scaturito dunque un progetto condiviso a cui ciascuno ha apportato il suo specifico carisma e che vuole essere un piccolo seme ed una semplice testimonianza di uno stile nuovo di pensare e vivere le Chiese nelle Marche.
I Vescovi italiani, nell’indicare un triennio di attenzione alle giovani generazioni, ci hanno chiesto di dedicare l’anno 2006/2007 all’ascolto. Raccogliendo questo doppio invito, abbiamo scelto, nella grande strada della Contemplazione, Comunione e Missione di orientare il nostro progetto su tre ambiti che ci sembrano particolarmente significativi ed urgenti per le Chiese delle Marche: la formazione, il lavoro ed il servizio.
II termine formazione sembra potersi riferire ad un'azione che dà forma. La formazione è un'esperienza attraverso la quale una persona prende fisionomia: diviene se stessa, assume la sua originale identità che si esprime nelle scelte, negli atteggiamenti, nei comportamenti, negli stili di vita. Ai nostri occhi è particolarmente importante la formazione volta alla maturazione della fede, la quale attinge da alcuni doni fondamentali, tra cui la Parola di Dio, i sacramenti e la vicinanza ad una comunità.
Il corso della storia è contrassegnato dalle profonde trasformazioni e dalle esaltanti conquiste del lavoro, ma anche dallo sfruttamento di tanti lavoratori e dalle offese alla loro dignità. Questo giustifica la nostra attenzione verso il mondo del lavoro, che, come i Padri della Chiesa, per noi significa "opus humanum" e non "opus servile".
Ci conentriamo infine sul servizio, perchè esso non nasce da sé, ma è frutto di una formazione che ne dona le motivazioni. Servire è porsi al fianco del prossimo, è saper riconoscere e valorizzare i doni e la dignità dell’altro, è porsi in ascolto dei mille bisogni, è impegnarsi per l’uomo, per la pace, la giustizia e la solidarietà.