Settimana pastorale-vocazionale
Quest�anno, in occasione della festa del patrono il parroco Don Paolo Montesi ed il Consiglio Pastorale hanno pensato di organizzare una settimana di animazione pastorale e vocazionale
Castelleone di Suasa - Quest�anno, in occasione della festa del patrono S.Pietro martire da Verona (29 aprile) e del copatrono S.Francesco da Paola (22 aprile), il parroco Don Paolo Montesi ed il Consiglio Pastorale hanno pensato di organizzare una settimana di animazione pastorale e vocazionale per far arrivare in modo ancora pi� capillare e approfondito il messaggio evangelico nelle famiglie.
Per questo sono stati invitati due religiosi (Stefano Vita, nativo di Senigallia e Andrea Principini di Loreto) e due religiose (Francesca Entisci�, anch�essa nativa di Senigallia e Angela Caccamo, maceratese) della Fraternit� Francescana di Betania fondata nella pentecoste del 1982 da Padre Pancrazio Nicola Gaudioso e riconosciuta dalla Santa Sede come istituto di vita consacrata l�8 dicembre 1998. Questa fraternit� nata a Terlizzi (BA) conta attualmente circa 150 religiosi la cui et� media � intorno ai 30 anni circa.
Dopo una splendida settimana passata con loro, visitando gli anziani e malati, i bambini nelle scuole e nel catechismo e sentendoli parlare in tutti i centri d�ascolto del Vangelo nelle famiglie, nell�ultimo loro giorno di permanenza li abbiamo intervistati per conoscerli ancora pi� a fondo e capire come � nata la loro vocazione.
Sorella Angela come � nata la sua scelta di entrare a Casa Betania in et� gi� adulta?
Era gi� un lavoro avviato, insieme alla mia famiglia, avevamo gi� in animo con mio marito di fondare con Padre Pancrazio, nostro amico, una comunit� religiosa nelle Marche; sennonch� il Signore aveva predisposto diversamente del mio futuro. Venuto a mancare mio marito, poich� i figli era gi�� felicemente sposati, � nata in me la voglia di entrare in comunit�.
Sono entrata a Terlizzi nel marzo del 1998, all�inizio non pensavo alla speciale consacrazione con voti, ma dopo il Signore mi fece questo grande regalo, ho avuto quindi una chiamata nella chiamata, la fraternit� e la consacrazione con i voti di povert�, castit� ed obbedienza. Il vivere giornalmente in una comunit� composta quasi esclusivamente da giovani, costantemente in preghiera e pronta all�ascolto della Parola di Dio quanto l�ha arricchita interiormente?
Moltissimo, perch� intanto stare a contatto con i giovani � sempre arricchente ed � bellissimo vederli in una continua scelta e nella formazione costante, questo mi edifica ogni giorno.
Questa esperienza nella nostra comunit� come le � sembrata, cosa porter� via con s�?
Debbo dire che ho trovato una famiglia allargata, � bello il modo di porgervi l�uno verso gli altri, di aiutarvi, stimarvi vicendevolmente, parto felice ed arricchita; posso affermare con convinzione che ho ricevuto moltissimo, � proprio vero che dando si rice
Fratello Stefano come nasce il nome fraternit�� di Betania e quali sono i principi fondamentali che Padre Pancrazio, che tuttora vive con voi, vi ha trasmesso? Il nome fraternit� nasce da un�esigenza profonda di padre Pancrazio, una vita comunitaria sullo stile delle primitive comunit� cristiane e sull�esempio del Serafico Padre San Francesco.Il nome Betania perch� Padre Pio nel 1959 lasci� a Padre Pancrazio una sorta di programma di vita �Non sii talmente dedito all�attivit� di Marta da dimenticare il silenzio di sua sorella Maria, (Marta e Maria erano le sorelle di Lazzaro, amico di Ges��), la vergine Madre che si bene concilia l�uno con l�altro ufficio ti sia di dolce modello di ispirazione�.
Quanta importanza ha avuto nella sua scelta vocazionale la famiglia?
Ha avuto un ruolo importante perch� il cammino di fede che i miei genitori hanno compiuto nella loro vita � stato per me un modello, una provocazione ed una conferma dell�amore di Dio e della verit� del messaggio evangelico
Anche a Lei fratello Stefano vogliamo chiedere: quali segni della presenza viva di Dio ha incontrato nella nostra comunit�?
Accoglienza ed amicizia, che poi sono le basi della nostra preghiera e vita quotidiana; mi sono sentito come a casa mia, e spero di tornare a Castelleone di Suasa nuovamente. Attualmente vivo a Lugano, una delle sedi della nostra fraternit� insieme a Pordenone e Terlizzi.
Francesca tu sei la pi� giovane sorella che abbiamo ospitato, il tuo sorriso, i tuoi canti, il tuo entusiasmo hanno contagiato i nostri bambini e ragazzi. Perch� tanta gioia?
E� la gioia che nasce dall�incontro quotidiano con il Signore; gioia perch� lui ha trasformato in positivo tutto quello che mi sembrava in passato pesante, negativo; con Lui veramente splende il sole anche quando fuori piove.
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