Pastorale Sociale e del Lavoro
Referenti al tavolo
Don Giuseppe Capecci (Rappresentante Pastorale Sociale e del Lavoro) |
Presentazione
La "pastorale del lavoro" ha un compito essenzialmente formativo in più direzioni:
- verso le comunità cristiane
- perché capiscano che il lavoro ha una rilevanza fondamentale nella vita delle persone e della società
- perché la celebrazione e la preghiera rispecchino e valorizzino la vita delle persone nei gesti quotidiani dell'esistenza
- perché vivano con coerenza e responsabilità i valori del Vangelo in ogni ambito della storia (relazioni interpersonali, sociali, lavorative...)
- verso i lavoratori
- perché l'annuncio del Vangelo possa essere ricevuto e accolto nel loro contesto di vita quotidiana
- perché abbiano spazi per cercare un senso alla vita anche nel lavoro
- perché si impegnino a favore di ambienti di lavoro nei quali si possa sperimentare la crescita umana, la giustizia e la solidarietà (a partire da chi lavora insieme fino al Sud del mondo!)
- verso le persone che operano nel mondo del lavoro e dell'economia
- stimolando interrogativi etici secondo l’Insegnamento Sociale della Chiesa favorendo la testimonianza e l'educazione alla solidarietà
La "pastorale ordinaria" viene così stimolata attraverso l'attività degli uffici Regionale e Diocesani
- promuovendo Corsi di Sociopolitica; Scuola di pace; Incontri o Corsi di Dottrina Sociale della Chiesa
- attraverso veglie di preghiera per i lavoratori (il 1° Maggio oppure il 19 Marzo - festa di S. Giuseppe)
- con la promozione di gruppi aziendali, formati da cristiani che si ritrovano negli ambienti di lavoro
- coordinando e promuovendo esperienze associative laicali, quali:
- ACAI - Associazione Cristiana Artigiani Italiani
- ACLI - Associazioni Cristiane Lavoratori Italiani
- MCL - Movimento Cristiano Lavoratori
- COLDIRETTI - Confederazione Regionale e Provinciale Coltivatori Diretti
- CONFCOOPERATIVE - Confederazione Regionale Cooperative
- GIOC - Gioventù Operaia Cristiana
- UCID - Unione Cristiana Imprenditori e Dirigenti
- approfondendo il rapporto con il sindacato e con le diverse categorie di imprese
- promuovendo alla cooperazione sociale
- prestando attenzione al mondo della formazione professionale
- coordinando rapporti con altri uffici Pastorali per problematiche che riguardano il lavoro, giustizia e pace, salvaguardia del Creato
La Chiesa nei secoli ha affrontato molti problemi cercando di offrire di volta in volta delle risposte che corrispondessero al pensiero di Gesù. Si è occupata di questi problemi perché: "le gioie e le speranze, le tristezze e le angosce degli uomini d’oggi... sono pure le gioie e le speranze, le tristezze e le angosce dei discepoli di Cristo, e nulla vi è di genuinamente umano che non trovi eco nel loro cuore" (Dall’inizio del documento del Concilio Vaticano II "Gaudium et spes" - 1965).
Storia
La "dottrina sociale della Chiesa" si è sviluppata a partire dal secolo scorso per affrontare i problemi posti dalle trasformazioni della rivoluzione industriale (Rerum Novarum - 1891). Con l'evolversi della società le questioni affrontate si sono ampliate: la guerra e la pace (Pacem in terris - 1963), il rapporto Nord-Sud del mondo (Populorum progressio - 1967), lo sviluppo e la salvaguardia del creato (Sollicitudo rei socialis - 1988 e Centesimus Annus - 1991). Sul tema del lavoro la lettera del Papa più significativa è la Laborem exercens (1981).
Chi la insegna
Questo "magistero" o "dottrina sociale della Chiesa" viene espresso non solo dal Papa, ma anche dai Vescovi (delle Singole Diocesi oppure radunati nelle Conferenze Episcopali a livello regionale o nazionale) o da apposite Commissioni (es.: Iustitia et Pax).
Parole chiave di quanto dice la chiesa in campo sociale
- Il primato della persona:
Il lavoro è per l’uomo e non viceversa. L’attività economica deve essere a servizio del bene della persona e non può renderla schiava (della fatica, del lavoro, del guadagno...o a causa della miseria) - La solidarietà
La persona non guarda solo a sé ma si fa carico dei problemi e delle sofferenze degli altri: che siano vicini o lontani, simpatici o no. - Il bene comune
Ogni persona persegue il proprio progetto di vita entro il quadro del "bene comune". Questo è il fine dell’organizzazione sociale. La politica non è buona quando bada a soddisfare gli interessi solo di una parte: che sia un gruppo, una categoria, una regione, una nazione … ma quando sa promuovere ogni persona. - La sussidiarietà
Ogni persona deve fare quanto è in suo potere di fronte ad un problema. Non è corretto delegare ad altri quanto di bene possiamo fare noi. Lo Stato interviene per sostenere, coordinare e verificare il lavoro di ciascuno, perché sia in sintonia con il bene comune. è un richiamo alla responsabilità personale, a fronte della tendenza a dire: "è compito di altri..."
Calendario degli appuntamenti per l'anno pastorale 2007/2008
- Settembre 2007
- sabato 1 e domenica 2:
Agorà dei Giovani a Montorso di Loreto con Papa Benedetto XVI
Durante l'evento il Santo Padre celebrerà la seconda Giornata del Creato unitamente ai fratelli della Chiesa Ortodossa; - sabato 22:
Tavolo Pastorale Unitario regionale. Appuntamento alle ore 10.00 presso il Centro Giovanni Paolo II di Loreto; - domenica 23:
Giornata regionale del Creato a Fabriano;
- sabato 1 e domenica 2:
- Ottobre 2007
- sabato 6:
incontro dei delegati diocesani alla Settimana Sociale dei Cattolici;
- sabato 6:
- Novembre 2007
- mercoledì 10:
consulta regionale;
- mercoledì 10:
- Gennaio 2008
- sabato 26:
marcia della pace regionale;
- sabato 26:
- Febbraio 2008
- sabato 16 oppure sabato 23:
incontro di riflessione e confronto;
- sabato 16 oppure sabato 23:
- Marzo 2008
- data da definire:
giornata vocazionale;
- data da definire:
- Aprile 2008
- sabato 12 oppure sabato 19:
incontro di riflessione e confronto;
- sabato 12 oppure sabato 19:
- Giugno 2008
- un sabato da definire:
consulta regionale.
- un sabato da definire: