Sacerdote, missionario ma soprattutto reporter ed anche regista televisivo. E’ questo il curriculum di don Dino Cecconi, attualmente vice-parroco a Castelfidardo e responsabile, da un paio d’anni, della pastorale “migrantes” della Diocesi di Ancona-Osimo. 54 anni, osimano di nascita, consacrato sacerdote da Mons. Loris Capovilla a Loreto nel 1980, la sua missione si è sviluppata in maniera forse un po’ atipica ma in ogni caso nel pieno rispetto dello spirito di servizio alla Chiesa. Perché don Dino, dal 1980 ad oggi, ha avuto diverse esperienze: da quelle di missionario (in nord e sud America ed in Africa per 15 anni), a reporter ed autore di documentari nelle zone da lui frequentate per
Un lavoro iniziato 5 anni fa, su richiesta della Cei, che lo ha visto girare l’Italia, soprattutto quella centrale e meridionale, almeno due domeniche al mese. “Lo scorso 17 Dicembre sono stato a Pesaro, mentre domenica saremo a Trivento (Cambobasso). La presenza di un regista-sacerdote è spiegata dal fatto che sia la regia, così come i testi del resto, debbono essere in mano a persone competenti. Un regista deve sempre controllare ogni cosa ma debbo dire che i tecnici Rai sono bravissimi.
- Qualche aneddoto particolare?
“Non ricordo fatti strani. Penso che, soprattutto, all’estero, questa liturgia sia un momento in incontro ed aggregazione. Ricordo che in Australia, durante
- Come è possibile ospitare questa celebrazione?
“La richiesta deve partire dalle parrocchie. Si inoltra domanda all’Ufficio Centrale, vengono valutate e poi decise i vari luoghi di trasmissione. Ma la lista d’attesa è lunga e ci vogliono almeno un paio d’anni.
Roberto Senigalliesi