Il 1° Gennaio 2007, 40ª Giornata Mondiale per
Nell’omelia mons. Coccia ha sottolineato il valore simbolico del gesto: un’occasione per approfondire le ragioni che fondano l’impegno per la pace e un richiamo alla responsabilità di tutti, per assicurare alle nuove generazioni una società più umana.
Ripercorrendo i passaggi fondamentali del messaggio di Benedetto XVI, l’Arcivescovo ne ha sottolineato il tema centrale: “La persona umana: cuore della pace”. Per la “crescita dell’albero della pace” - ha detto - è necessaria una visione “forte” e “oggettiva” della natura umana. Una concezione “debole” o “relativistica”, infatti, solo apparentemente favorisce la pace, perché in realtà rende deboli e relativi i diritti stessi della persona. Solo una concezione che riconosca nella natura umana la presenza di esigenze oggettive universali, aperte alla trascendenza, può sottrarre la persona ad ogni forma di arbitrio, difendendone i diritti senza timore di smentita. Solo su questa base chiara si potrà instaurare un autentico dialogo, presupposto indispensabile di un’autentica pace.
Paola Campanini
Ufficio Comunicazioni Sociali - Pesaro
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