Lunedì 23 Aprile 2007 - Presentato il nuovo centro caritativo in via Podesti

Venerdì inaugurazione con il Presidente del Senato Marini e numerose autorità

Fornire una risposta concreta alle tante antiche e nuove povertà del territorio. È questo l’obiettivo primario del nuovo Centro Caritativo “Papa Giovanni Paolo II” di via Podesti, che sarà inaugurato venerdì 27 alle 16:30, con una cerimonia ufficiale cui ha assicurato la propria presenza anche il Presidente del Senato Franco Marini, affiancato da numerose altre autorità.


In foto, da destra: Marchili, don Ricci, Sturani, Carnevali e Ippoliti

La nuovissima struttura, realizzata dalla Diocesi di Ancona-Osimo, con il contributo della C.E.I., della Fondazione Cariverona e del Comune di Ancona, è stata presentata stamane in anteprima alla stampa, nel corso di un incontro cui hanno preso parte Mons. Ermanno Carnevali, Moderatore Curia Arcivescovile Ancona-Osimo, Fabio Sturani Sindaco di Ancona, Don Flavio Ricci Direttore Caritas diocesana Ancona-Osimo e Ombretta Ippoliti, Presidente della SS. Annunziata onlus, l’associazione di volontariato che gestirà il centro. Era atteso anche l’arcivescovo Mons. Edoardo Menichelli, che all’ultimo momento è stato trattenuto altrove da un impegno improvviso.
Ricavato dalla ristrutturazione della ex casa canonica e dei locali di ministero pastorale della chiesa SS. Annunziata (non più parrocchia da molti anni), il centro è nato sotto una duplice spinta: mantenere la promessa di un’opera “segno giubilare” fatta a Giovanni Paolo II durante la sua visita pastorale ad Ancona nel 1999, e potenziare i servizi offerti dal preesistente Centro di via Isonzo, attivandone anche di nuovi, per rispondere adeguatamente alle richieste di aiuti  sempre crescenti, da parte di poveri ed extracomunitari, rilevati dallo stesso Osservatorio sulle Povertà della Caritas. 
Solo nel 2006 sono stati complessivamente 1033, perlopiù stranieri (874), ma con un aumento di italiani (155) così come di donne (677), gli utenti che si sono rivolti al centro di solidarietà, per richiedere soprattutto beni e servizi (viveri, vestiti, docce, assistenza medica o legale…), ma anche un aiuto a trovare lavoro. Nel 70% dei casi infatti si tratta di persone disoccupate, ma c’è anche un 12% di pensionati italiani, in situazioni di forte disagio economico (ulteriori dati nel documento in fondo alla pagina)
Il complesso, dove di fatto si trasferiscono tutti i servizi e le attività della Caritas, dal centro di Ascolto a quello Solidarietà, occupa circa 1400 mq disposti su 4 piani ed ha richiesto un investimento complessivo di circa 2.000.000 di euro, sostenuto per più della metà dalla Fondazione Cariverona, e poi da altri preziosi contributi della Cei, con i fondi dell’8 per mille e del Comune di Ancona.


In foto: una stanza della "casa di accoglienza"

La grossa novità del centro è rappresentata, al secondo piano, dalla “casa di accoglienza”: 20 posti letto dove potranno trovare ospitalità adulti maschi in difficoltà, per periodi di tempo più o meno lunghi, in cui seguiranno progetti di reinserimento nella società, anche attraverso l’ingresso nel mondo del lavoro. La casa è completa anche di bagni, cucina e refettorio dove vengono serviti cene e colazioni. Ma i nuovi servizi offerti sono anche altri. Su tutti un ambulatorio odontoiatrico (in foto), curato da Smile Mission onlus–associazione di medici volontari, che offrirà prestazioni dentistiche gratuite alle persone in stato di reale bisogno, individuate dal Centro di Ascolto. Al piano terra, subito oltre la reception, è presente anche un ambulatorio generico per visite mediche e distribuzione medicinali, una grande sala riunioni di circa 100 posti e una cappellina con sagrestia. Al primo piano è stato collocato il Centro d’Ascolto, vero cuore del centro caritativo, di seguito l’ufficio dedicato alla ricerca del lavoro (Telefono Amico), lo spazio per la consulenza legale, la zona del Servizio Civile della Caritas, la sede dell’Associazione SS.Annunziata, con la biblioteca e l’archivio dei documenti, la scuola di italiano per stranieri e un mini appartamento per il custode. 

Nel seminterrato infine trovano posto la reception del magazzino, suddiviso nei comparti viveri e vestiario, nonché il servizio docce, sempre più richiesto in particolare dai senza fissa dimora.     
A fianco a ciò, continueranno i corsi di formazione per il personale impegnato nei vari servizi Caritas, le attività di sostegno e accompagnamento dei bambini provenienti dai Balcani per cure all'ospedale Salesi, il sostegno scolastico a bambini indigenti in difficoltà, le visite domiciliari per sostegno ad anziani o malati.
Ancor più con una struttura completamente rinnovata e potenziata, fondamentali saranno i volontari della SS. Annunziata chiamati a gestirla: agli attuali se ne dovranno affiancare molti, almeno altre 150 persone, soprattutto per far funzionare la casa di accoglienza, garantire tutti i nuovi servizi e l’apertura del centro tutti i giorni dalle 9 alle 11 e il pomeriggio dalle 16 alle 18 (eccetto sabato). Ai nuovi volontari, cui è stato rivolto un appello, non sono richieste particolari competenze, se non per i servizi specialistici (ambulatori, dentista…) e comunque saranno organizzati anche specifici corsi di formazione.


Altre note sulla struttura e sulla storia

Il complesso edilizio in cui sorge il Centro Caritativo si compone:
- della Chiesa della SS. Annunziata, opera del sec. XVIII, con la facciata interamente rifatta in linee moderne dopo le distruzioni operate dai bombardamenti dell’ultima guerra; la parrocchia non vi ha più sede dal 1986;
- della ex casa canonica e dei locali di ministero pastorale completamente ricostruiti anch’essi dopo la distruzione della guerra, attorno agli anni 1950.

Proprio questi ultimi, che negli anni erano caduti in progressivo degrado, sono stati messi a disposizione dalla Diocesi alla Caritas, perché in essi potessero trovare una collocazione ottimale tutti i suoi servizi e le attività.

I lavori di recupero strutturale e adattamento alle nuove esigenze del centro Caritativo, resi possibili anche grazie al contributo della Fondazione Cariverona e del Comune di Ancona, sono stati affidati all’arch. Sandro Stoppa di Ancona, che ha elaborato il progetto, la previsione di spesa e seguito i lavori di ristrutturazione. Sono stati realizzati anche impianti e servizi a norma, ascensori e attrezzature per il superamento delle barriere architettoniche.


Altri documenti (fare click con il pulsante destro e scegliere "Salva oggetto con nome" o "Salva destinazione con nome"):

Alcuni dati dall'osservatorio della povertà

Distribuzione dei servizi nei diversi piani della struttura


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