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Venerdì 14 Settembre 2007 - Il messaggio di mons. Coccia per i festeggiamenti di S. Terenzio e il Convegno Diocesano
Il patrono di Pesaro e l'avvio del nuovo anno pastorale
La celebrazione della festa del Patrono S. Terenzio, coincide per la nostra Arcidiocesi con l’avvio del nuovo anno pastorale 2007 – 2008.Ma tale festività ci offre anche l’opportunità per una riflessione attenta sulla vita della comunità civile e sulle relazioni tra questa e la chiesa locale in un intreccio di fecondo arricchimento, pur nella chiarezza e nella distinzione di ruoli, di competenze e di campi di intervento.In questa ottica di “feconda relazione” mi pare opportuno sottolineare due avvenimenti che certamente segneranno, anche per il futuro, la vita della comunità cristiana e quella della comunità civile di Pesaro.Mi riferisco innanzitutto al prossimo Convegno Diocesano che si terrà presso il “Cinema Loreto” nei giorni 21, 22, settembre e che si concluderà in Cattedrale il giorno del 24 settembre, festività di San Terenzio Martire. Il Convegno che avrà come tema di riflessione e di approfondimento “Nuove frontiere per il servizio nella e della Chiesa”, ha come obbiettivo primario quello di aiutare la nostra realtà di chiesa locale a riscoprire sempre più la propria identità ministeriale così come il Concilio Vaticano II e i documenti del Magistero ci hanno ricordato e ci ricordano. Nel contempo il Convegno dovrà farci prendere coscienza dell’urgenza di offrire una sempre più qualificata formazione a quegli operatori pastorali che già di fatto esercitano varie forme di testimonianza e di servizio nelle nostre comunità cristiane. Da ultimo il Convegno si propone di suscitare l’attenzione della chiesa locale sulla necessità di creare nuove e specifiche ministerialità in quelle che oggi sono definite dalla chiesa “Nuove frontiere di evangelizzazione”: la vita, la famiglia, la cultura, le comunicazioni sociali. In questi ambiti il vangelo va testimoniato e riannunciato con nuovi linguaggi e con nuove proposte pastorali con evidente ricaduta anche nella vita quotidiana della società civile.L’altro avvenimento, che mi è caro presentare, è l’avvio, con il prossimo mese di ottobre, del nuovo Istituto Superiore di Scienze Religiose “Giovanni Paolo II” collegato alla Facoltà Teologica della Pontificia Università Lateranense. In forza del cosiddetto “Processo di Bologna”, questa nuova istituzione rilascerà, al termine degli studi con durata triennale, il titolo di Diploma in Scienze Religiose come primo grado accademico riconosciuto a livello europeo ed equivalente alla laurea dell’ordinamento civile.Il sorgere di questa nuova istituzione accademica nella nostra città rappresenta una grande opportunità da valorizzare nel campo della cultura teologica e della formazione.Mi auguro che lo sforzo fatto dall’Arcidiocesi ed il relativo investimento di risorse, dentro la scelta di una linea pastorale precisa e proiettata al futuro, non solo vengano apprezzati ma abbiano un valido riscontro a livello di interesse e di partecipazione.Va da sé che anche questo secondo avvenimento si relaziona con la società civile ponendosi come punto di riferimento all’interno di essa.San Terenzio vescovo e martire ci custodisca in un cammino sempre più teso ad acquisire una fede adulta e matura in grado di dare risposte ai grandi interrogativi dell’esistenza umana e a realizzare una esperienza di Chiesa chiamata a continuare, sotto l’azione dello Spirito Santo, l’opera salvifica del Cristo nella storia.Con la mia paterna benedizione.
+ Piero Coccia Arcivescovo
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