Mercoledì 23 Maggio 2007 - “Racconti urbinati” di Alberto Calavalle
Conversazione a Palazzo Petrangolini
Urbino. La decima Conversazione di Palazzo Petrangolini conclude il ciclo primaverile, mercoledì 23 maggio ore 21.15, con “Racconti urbinati” di Alberto Calavalle (QuattroVenti 2007, p. 182, € 12,00). Il libro comprende venti racconti ed un’appendice teatrale, ha già ottenuto molti giudizi favorevoli, rappresenta Urbino e territorio negli anni sessanta-settanta attraverso tanti loro personaggi e vari luoghi. Un personaggio, ad esempio, è l’artista Fuffi, un altro il cordaio del Mercatale, alcuni luoghi sono i forni e le osterie della città, un altro la fornace Volponi, che sta per essere smantellata, un punto di riferimento universale è il monumento a Raffaello con un suggestivo dialogo di due turisti con gli “immortali” urbinati. Calavalle è uno scrittore molto attento alla città dell’anima, che descrive Carlo Bo: sa cogliere e restituire la vita dei suoi cittadini, avanza sempre proposte per una sua visione costruttiva. Nel 1993 ha pubblicato “Il tempo dei cavalli” (Guaraldi), tredici racconti di grande atmosfera, su personaggi e costumi degli anni cinquanta: lo può testimoniare Gigin Caretta, interprete di quell’epoca. Ebbe un successo straordinario. Poi ha dedicato alla città un bel libro di poesia, “Infinito passato” (QuattroVenti 2000) ed una raccolta giornalistica di racconti e saggi, “Finestre sulla città” (Urbino, 2003). Oggi, con “Racconti urbinati” lo scrittore Calavalle non solo pubblica un libro piacevole e di grande tensione etica, ma si pone anche come interlocutore di una visione inedita di Urbino. Il suo libro è una scommessa d’ordine umanistico, lancia segnali di una forte tensione di apertura sociale e di recupero di giovani legami per una convivenza che punta soprattutto sulle nuove generazioni. La rassegna delle Conversazioni è stata sostenuta dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Pesaro.
